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il produttore racconta

Cantrina - Riné tappo a vite

Riné e il tappo a vite

pubblicato il 13 Gennaio 2020
Nel prossimo mese di marzo usciremo con la nuova annata di Riné 2018, seconda annata BIO certificata, per la prima volta chiusa con il tappo a vite: vogliamo a tal proposito spendere ulteriori due parole riguardo a questo tipo di chiusura… Da ormai parecchi anni abbiamo scelto di usare il tappo a vite per il Rosanoire e dallo scorso anno anche per il neonato Valtènesi Chiaretto – da San Valentino disponibili i 2019 – trovando positivi riscontri in termini di serbevolezza, integrità e freschezza dei prodotti, soprattutto sul medio-lungo periodo, e con soddisfazione dei clienti, spesso stanchi di dover stappare bottiglie alterate da tappi non sempre perfetti. Così dopo anni di prove e una meditata ponderazione abbiamo deciso di passare anche il Riné al tappo a vite, pensando di poter aggiungere ancora qualcosa alla già nota capacità di durare nel tempo di questo originale vino bianco, preservando maggior intensità aromatica, oltretutto particolarmente spiccata nell’annata 2018. Visto l’assoluta ermeticità e sterilità, il tappo a vite consente, inoltre, di avere una mano più “delicata” in cantina e nella preparazione dei vini per l’imbottigliamento a partire da un dosaggio più leggero dei famigerati solfiti, nel maggior rispetto del vino, del terroir e della salute dei consumatori.

La primavera spinge sull’acceleratore

pubblicato il 20 Aprile 2017
La Primavera pigia sull’acceleratore e il vigneto le corre appresso di gran carriera… Le vigne quest’anno sono germogliate con grande vigore e, complici le temperature elevate delle scorse settimane, abbiamo un anticipo stagionale di circa due settimane.

Soreli

pubblicato il 8 Febbraio 2017
Azienda Agricola Cantrina
Se qualcuno di voi è venuto recentemente a Cantrina si sarà accorto entrando in azienda che buona parte del piccolo vigneto presente dall’ingresso fino a coprire la cantina, è stato espiantato. Portainnesto sbagliato, eccessivo compattamento del suolo dovuto ai troppi passaggi con il trattore, varietà non idonea al terreno in questione, vigne difettose…? Sta di fatto che buona parte delle piante presenti erano gravemente deperite o addirittura morte tanto da rendere necessario il reimpianto.

Gusto tedesco

pubblicato il 20 Novembre 2016
Sono di ritorno dall’annuale ritrovo con K&U a Norimberga, sempre molto bello partecipare come produttore ai loro tasting days. Martin, Chistopher e Dunia con tutto il loro staff sono fantastici e come solito c’è una affluenza consistente di degustatori/clienti. Il divertimento più grande è condividere con gli amici produttori provenienti dalla Francia, Austria, Germania e Italia temi sul vino oltre a farsi due sane risate in relax.
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