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il produttore racconta

Cantrina - Riné tappo a vite

Riné e il tappo a vite

pubblicato il 13 Gennaio 2020
Nel prossimo mese di marzo usciremo con la nuova annata di Riné 2018, seconda annata BIO certificata, per la prima volta chiusa con il tappo a vite: vogliamo a tal proposito spendere ulteriori due parole riguardo a questo tipo di chiusura… Da ormai parecchi anni abbiamo scelto di usare il tappo a vite per il Rosanoire e dallo scorso anno anche per il neonato Valtènesi Chiaretto – da San Valentino disponibili i 2019 – trovando positivi riscontri in termini di serbevolezza, integrità e freschezza dei prodotti, soprattutto sul medio-lungo periodo, e con soddisfazione dei clienti, spesso stanchi di dover stappare bottiglie alterate da tappi non sempre perfetti. Così dopo anni di prove e una meditata ponderazione abbiamo deciso di passare anche il Riné al tappo a vite, pensando di poter aggiungere ancora qualcosa alla già nota capacità di durare nel tempo di questo originale vino bianco, preservando maggior intensità aromatica, oltretutto particolarmente spiccata nell’annata 2018. Visto l’assoluta ermeticità e sterilità, il tappo a vite consente, inoltre, di avere una mano più “delicata” in cantina e nella preparazione dei vini per l’imbottigliamento a partire da un dosaggio più leggero dei famigerati solfiti, nel maggior rispetto del vino, del terroir e della salute dei consumatori.

Ancora sughero ma in futuro… chissà

pubblicato il 25 Febbraio 2015
Grazie per la partecipazione al sondaggio, le opinioni sono state tutte preziose e ci piace raccontarvi cosa abbiamo deciso sulla questione tappo a vite per Valtènesi (Groppello) e Riné. Nonostante la forte predominanza, da parte degli operatori del settore, di risposte a favore del tappo a vite, abbiamo capito che per Cantrina è ancora prematuro dotare buona parte della produzione di chiusura a tappo a vite.

Sughero oppure tappo a vite?

pubblicato il 11 Febbraio 2015
Mi piacerebbe avere una vostra opinione riguardo l’utilizzo del tappo a vite, stiamo valutando l’idea di utilizzarlo su altri nostri vini dopo la felice esperienza con il Rosanoire2013 e 2014.

Classe 64 in degustazione

pubblicato il 5 Gennaio 2015
Domenica sera (28/12/14) ho partecipato alla degustazione dei Bordeaux, ormai diventata un classico appuntamento di fine anno che Angelo Peretti organizza per solo pochi fortunati amici presso la Taverna Kus di San Zeno di Montagna. Secondo me è il miglior modo per festeggiare la fine di un anno e l’arrivo di quello nuovo. Di scena quest’anno 12 vini dell’annata 1964 (hanno cinquant’anni, avete capito bene) ed è sempre molto esaltante approcciarsi a questi vini e scoprire che spesso il fascino è un’emozione che non conosce età…
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