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il produttore racconta

Ancora sughero ma in futuro… chissà

pubblicato il 25 Febbraio 2015
Grazie per la partecipazione al sondaggio, le opinioni sono state tutte preziose e ci piace raccontarvi cosa abbiamo deciso sulla questione tappo a vite per Valtènesi (Groppello) e Riné. Nonostante la forte predominanza, da parte degli operatori del settore, di risposte a favore del tappo a vite, abbiamo capito che per Cantrina è ancora prematuro dotare buona parte della produzione di chiusura a tappo a vite. Cantrina, infatti, viene vista dalla maggior parte dei consumatori come l’azienda che produce vini di nicchia, una piccola produzione, ma di qualità. Nonostante tutti i punti a favore che una chiusura alternativa al sughero porterebbe, secondo il più diffuso modo di pensare, un vino considerato di qualità e soprattutto una produzione di poche bottiglie è più appropriato il tappo di sughero. Anche per la produzione di Riné 2014 e Valtènesi 2014, quindi, verranno utilizzati i classici tappi di sughero, chissà forse in un futuro… Per quanto riguarda il vino rosato Rosanoire proseguiamo felicemente con il tappo a vite! Vi ringraziamo ancora per il prezioso aiuto. Cristina e Diego

Azienda Agricola Cantrina ad Astino del Gusto

pubblicato il 16 Ottobre 2017
Una serata di degustazione nella bellissima cornice del Monastero di Astino, monumento millenario immerso nel verde ai piedi di Bergamo.

Azienda Agricola Cantrina ad Astino del Gusto

pubblicato il 9 Ottobre 2017
Da venerdì 13 a domenica 15 ottobre si terrà Astino nel Gusto. Oltre 100 star del gusto in 3 giorni. Tappe gourmand e cooking show d’autore con chef stellati e il 13/10/17 anche il vino Riné di Azienda Agricola Cantrina sarà presente all’evento. Per maggiori dettagli: http://www.astinonelgusto.it/

Estate 2017: la vendemmia è vicina

pubblicato il 7 Agosto 2017
Ci siamo, quasi… Dopo una stagione assai tribolata e in cui non ci siamo fatti mancare davvero niente, in termini di bizzarrie meteorologiche, siamo oramai prossimi alla vendemmia delle uve più precoci. Dopo un inverno secco, ma finalmente freddo, è esplosa già a marzo una primavera calda e anticipata, bruscamente interrotta dalla gelata del 19 aprile che ci ha fatto perdere circa il 30% della produzione…
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