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Tempo pazzo

pubblicato il 6 Giugno 2012
Buongiorno a tutti, a distanza di qualche mese dall’ultima newsletter eccoci di nuovo qui nel pieno di una nuova stagione produttiva. “Non ci sono più le stagioni”, è oramai un luogo comune da tutti troppo abusato, ma quanto mai azzeccato per questo pazzo inizio 2012: caldi e asciutti dicembre e gennaio, poi gelido febbraio, a cui è seguito un marzo quasi estivo. Abbondanti piogge e neve si sono fatte vedere solo a primavera inoltrata, con sbalzi termici anche di 10-15 gradi tra un giorno e l’altro. Tutto questo ha portato ad avere, comunque, vigne in ottimo stato vegetativo, pienamente vigorose (forse anche troppo) che ci stanno facendo “correre” per tenere ordinato il vigneto e controllare la produzione. Il 2012 si presenta, quindi, come un’annata “strana”, ma ogni annata ha comunque il suo fascino e unicità, e poi non sono di certo le cose strane a spaventarci a Cantrina! Abbiamo messo in vendita dallo scorso febbraio il Rosanoire 2011 e da maggio il Groppello 2011, e i clienti ci stanno confermando la bontà del risultato: l’annata 2011 ci sta regalando ciò che credevamo e in cui confidavamo: vini con un bel frutto maturo e al tempo stesso elegante e fresco. Tra pochi mesi usciremo con il Nepomuceno 2007, pensiamo che un altro breve periodo in bottiglia non possa che affinare ulteriormente un vino notoriamente “muscoloso” e potente quale il Nepomuceno. Attenzione, spero che ce ne darete conferma: forse è la migliore annata prodotta finora, ancora più elegante del solito e con una beva eccezionale per un vino di questa struttura. Guide del settore: alle tante (forse troppe?) guide di settore cui solitamente spediamo la campionatura, presenteremo quest’anno solo il Nepomuceno 2007, il Groppello 2011 e il Rosato 2011, gli altri vini o non sono ancora in bottiglia o secondo noi non sono ancora pronti. Maggio e Giugno a Cantrina sono sempre fantastici per il tripudio di rose in fiore (e ce ne sono veramente tante e di ogni genere…), per non parlare delle ciliegie mature sulle piante e della vigna che nel pieno della fioritura ti inebria del suo profumo delicato, ma intenso che riempie l’aria e che non finisce mai di stancarti. Palazzetto di Cantrina. Da tempo pensiamo alla valorizzazione del Palazzetto compreso nell’azienda agricola e piuttosto malridotto. A novembre abbiamo unito alcuni amici per una sessione creativa, abbiamo raccolto tante idee (grazie!) e stiamo lavorandoci sopra. Ci manca una grande idea su come finanziare i lavori! Cristina e Diego

Vendemmia 2023

pubblicato il 22 Novembre 2023
Dopo un’annata decisamente faticosa a causa delle avverse condizioni atmosferiche che ci hanno colpito, prima con piogge abbondanti per tutta la primavera e buona parte dell’estate, poi col caldo torrido tra fine luglio e inizio agosto, siamo riusciti a portare in cantina una soddisfacente produzione, sia in termini di quantità sia di qualità. Non sarà, forse, l’annata del secolo, ma siamo stati fortunati nel non subire temporali distruttivi e bravi nel limitare le malattie delle viti dovute all’eccesso di piogge della stagione.

Buon inizio anno a tutti!

pubblicato il 24 Gennaio 2023
Anche quest’anno ci troviamo ad affrontare il nuovo anno in un clima di generale incertezza, che speravamo aver lasciato alle spalle assieme al Covid, ma che purtroppo la guerra alle porte dell’Europa ha riportato di estrema attualità. L’inizio dell’anno è il momento in cui si rinnovano i buoni propositi e si mettono in campo i nuovi progetti: è compito di tutti affrontare i problemi con grande ottimismo e speranza, cercando di fare la propria parte con dedizione e onestà. E ora vi raccontiamo cosa stiamo facendo a Cantrina e cosa abbiamo intenzione di fare…

Pensieri sparsi sulla siccità

pubblicato il 9 Settembre 2022
Piante siccità
La siccità, sempre più ricorrente, è uno dei segni del cambiamento climatico in corso, ma, per chi vive in Europa, questo 2022 segna veramente un momento di svolta. Non si tratta solo di numeri, statistiche, appelli di ecologisti e scienziati: a tutti noi durante questo anno arido è capitato di chiedersi “ma ho mai visto questo fiume così secco
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