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Cantrina - La dolce Italia secondo i sommelier
16 Dicembre 2019

La dolce Italia secondo i sommelier – Il Gazzettino

Qualcuno gioca in casa, come Manuele Meneghini, sommelier di Lido 84 a Gardone Riviera: «Il mio vino per le feste è Sole di Dario dell'azienda Cantrina, di Bedizzole in Valtènesi. E un blend di Sauvignon, Semillon e Riesling in cui i profumi di albicocca, dattero e agrumi si fondono alle note speziate, che creano la suggestione di un viaggio verso luoghi lontani e si elevano in un sorso di grande freschezza ed equilibrio gustativo. E un vino a cui sono particolarmente legato, che possiede per me il potere evocativo della tavola imbandita e del calore umano».

La signora designer – Il Giorno

pubblicato il 17 Aprile 2005
L’azienda Cantrina è un sogno, spezzato dalla tragedia, rinato nella speranza. Grazie alla forza e alla tenacia di Cristina Inganni, da decoratrice di interni a esperta di vitigni. Quella bella antica dimora affacciata sulle colline della Valtènesi, immersa tra il verde, appena discosta dal vecchio borgo e dalla chiesetta settecentesca, era piaciuta a Dario Dattoli, calabrese tutto pepe, imprenditore rivoluzionario della ristorazione in città. Era per lui un ritorno alla terra, c’era una gran passione per la vite che lì ha storia antica. Era amore. Un amore pagato con la vita, in una triste mattina sotto il trattore, tra i filari, a spandere di persona gli antiparassitari nonostante il lavoro al ristorante la sera fino a tardi. Un amore lasciato in eredità a Cristina assieme alla tenuta nella frazione Cantrina di Bedizzole. Erano assieme da qualche anno, sposati da uno. E lei? Via da Brescia, via dal lavoro, il sogno di Dario deve continuare. Dattoli aveva fondato nel ’90 l’azienda agricola Cantrina, nel ’98 senza di lui Cristina diventa una delle donne del vino della provincia di Brescia. E l’arte?

Un buon bicchiere a Bedizzole – Orobie

pubblicato il 12 Aprile 2005
Cantrina: non è un refuso, si scrive proprio così con la erre; è il nome di una frazione di Bedizzole che guarda caso era famosa un tempo proprio per le sue cantine. Un luogo ameno sulle colline moreniche che digradano verso il Garda le cui benefiche influenze si godono fin quassù. L’azienda agricola Cantrina nasce nel 1990 grazie a Dario Dattoli, intraprendente personaggio della ristorazione bresciana, proprietario di diversi locali in città, letteralmente innamorato del vino e deciso a produrlo in proprio con l’aiuto della compagna Cristina Inganni, che invece è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera. Confortato dal parere di esperti di fama internazionale, Dattoli ha piantato fino al 1998 diverse varietà di viti, le più adatte al tipo di clima e terreno, per una superficie complessiva di circa sei ettari. Dopo la prematura scomparsa di Dattoli in un incidente, è Cristina Inganni a continuare su questa strada, coadiuvata da Diego Lavo, perito agrario ed esperto viticolo, nonché alpinista provetto.

Cantrina di Bedizzole in prima fila al ballo delle debuttanti a Vinitaly – Giornale di Brescia

pubblicato il 9 Aprile 2005
(…) Ci ha fatto assaggiare un vino Eretico nel giorno dei funerali del Papa, ma ogni intenzione men che devota, va fermamente smentita. Eretico attiene alle regole dell’enologia ed è un Pinot nero passito prodotto per prova in quell’anno incredibile per caldo e siccità che è stato il 2003. L’esperimento è intrigante e il risultato lo è ancora più. Da ritentare. A proporre il vino Eretico è l’azienda agricola Cantrina che debuttta a Vinitaly in una veste nuova, aggressiva, comunicativa. Il prodotto, per chi sapeva trovare Cantrina di Bedizzole, c’era già. Cristina Inganni gongola del nuovo ruolo e della nuova attenzione, che si è concretizzata in interessati contatti d’affari a Vinitaly. (…)