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14 Giugno 2005

Cantrina, obiettivo raddoppio – Brescia Oggi

Bresciaoggi descrive in un articolo la nuova cantina di Azienda Agricola Cantrina, ecco i punti salienti: Cantrina, obiettivo raddoppio. (…) La «piccola» Cantrina vuole crescere e diventare grande: il primo passo non poteva essere che la realizzazione di una nuova cantina, che l’agricola di Bedizzole – condotta da Cristina Inganni e Diego Lavo – ha inaugurato ufficialmente a un anno e mezzo dall’inizio dei lavori con un affollatissimo evento enogastronomico per media, ristoratori e addetti ai lavori. (…) (…) Ci crede Cantrina, che ha investito 300 mila euro in un’«ecostruttura» da 420 mq tecnologicamente all’avanguardia, che per sfruttare il procedimento produttivo a caduta è stata completamente interrata e successivamente coperta da un vigneto ripiantato. «Uno degli obiettivi principali era la riduzione ai minimi termini dell’impatto ambientale, ha detto Cristina Inganni, anche se, ovviamente, per una piccola azienda come la nostra questo è un importante investimento finalizzato a una crescita quantitativa e qualitativa». Suddivisa in tre spazi ben distinti (lavorazione uve, affinamento e stoccaggio), la nuova cantina ha la capacità di lavorare un carico potenziale di uva che arriva agli 800 quintali, contro i 500 circa che Cantrina produce attualmente sui sei ettari di un vigneto ormai a regime. La struttura potrebbe consentire alla produzione aziendale di toccare presto l’obiettivo delle 35mila bottiglie, pari al raddoppio della produzione attuale, che nel 2005 dovrebbe raggiungere quota 20 mila. Questo grazie anche ad una zona di affinamento che potrebbe ospitare fino a 150 barrique (attualmente sono un centinaio), particolarmente strategica per un’azienda piuttosto ambiziosa e atipica nello scenario gardesano, i cui vini vengono in gran parte affinati in legno, con tempi di maturazione piuttosto lunghi: va ricordato che «Corteccio» e «Nepomuceno», le due «bandiere» aziendali, vengono proposte con 4-5 anni di invecchiamento; e che le tipologie meno strutturate, come il bianco Riné e il rosso Zerdi, escono comunque due anni dopo la vendemmia. (…)

Cantrina una mini Borgogna – Giornale di Brescia

pubblicato il 25 Ottobre 2005
Quando è stata fondata nel ’90 voleva essere un angolino dell’amata (e invidiata) Bourgogne rubato ai francesi per trapiantarlo nella campagna di Bedizzole. «Mission impossible», diranno, storcendo il naso, quelli che se ne intendono. Eppure i risultati di questa inusuale, minuscola, azienda gardesana sono tutti lì da assaggiare, roteando il bicchiere per ammorbidire l’aggressione dei tannini. Il tanto sole che favorisce Cantrina di Bedizzole e la conseguente ridotta escursione termica, la scarsa quota altimetrica, non impediscono ai vini della azienda agricola Cantrina di fare una splendida figura. Merito forse della cura «pianta per pianta, grappolo per grappolo» prestata alla vite e di una vinificazione fatta sostanzialmente «a mano» nella minuscola cantina che confina con il soggiorno di casa. Così ci capita di assaggiare un Pinot nero in purezza dalla imponente struttura e dalla foltissima tipicità (si chiama Corteccio), non meno sorprendente è il bianco Riné (come le colline alle spalle dell’azienda) che deborda di profumi di frutta e di vaniglia.

Il Giusto abbinamento – L’Arena di Verona

pubblicato il 25 Ottobre 2005
Avendo un tenore grasso elevato, c’è bisogno di un vino importante. Oddio, ogni regola ha le sue eccezioni (e in questo caso suggeriamo ai trasgressori un bianco ben strutturato) ma personalmente preferiamo un vino rosso maturo, armonico poco tonico, di buona struttura. Siccome ogni simile ama il suo simile, se la trippa è alla fiorentina accompagnatela con un vino toscano, Chianti Docg; Barco Reale Carmignano Doc; ottimi il Pinot nero Villa Bagnolo dei Marchesi Pancrazi e il Birbone della Fattoria Barbi di Montalcino. (…) Con la Busecca milanese sta bene un Oltrepò Pavese sangue di Giuda e, massimo del massimo, uno dei migliori Merlot D’Italia quel NEPOMUCENO 2001 dell’azienda Cantrina di Bedizzole in Provincia di Brescia.

II Garda festeggia compatto – Giornale di Brescia

pubblicato il 9 Giugno 2005
Non si sogna di essere la più grande e neppure la più costosa. E tecnologicamente aggiornatissima, ma non al punto da suscitare stupore per questo. La novità della inaugurazione della nuova cantina dell’azienda agricola Cantrina, a Cantrina appunto di Bedizzole, è il grande afflusso di amici, di viticoltori, di ristoratori, operatori turistici. Alcune centinaia gli intervenuti alla festosa inaugurazione succedutisi martedì nell’arco della serata, più di quanti la piccola azienda potesse contenere. Il Garda che si occupa di vino si è stretto attorno alla nuova iniziativa imprenditoriale e a Cristina Inganni con un evidente compiacimento per una crescita della zona che, lentamente, sembra vicina al decollo. Un decollo che fa leva sulla qualità sulla quale Cantrina, in piccolo, ha fatto leva prima che altri ci credesse con una produzione, a dire il vero, lontana da quella tradizionale della zona, ma sicuramente carica di aspirazioni ad emergere. La nuova realizzazione è una cantina-bomboniera di 420 metri quadrati costata 300mila euro.